

All’età di 8 anni desideravo suonare il clarinetto.
Mi presentai al maestro d’orchestra per propormi, ma lui mi spiegò che c’erano già troppi clarinetti. Se avessi voluto entrare in orchestra, avrei potuto farlo soltanto imparando a suonare il corno francese (lo strumento che vedi in foto).
All’inizio ero piuttosto diffidente, ma pian piano la passione crebbe. Mi impegnai al massimo, dedicando interi pomeriggi della mia adolescenza a esercitarmi per ore.
Decisi poi di diplomarmi e, da esterno, sostenni prima l’esame di teoria e solfeggio, poi quello di compimento inferiore (mi ero preparato così intensamente da non riuscire quasi più a far vibrare le labbra) e successivamente l’esame di armonia complementare. Intanto, venivo contattato costantemente da diverse orchestre, affascinate dalla rarità e dalle potenzialità di questo fantastico strumento.
Mi mancavano solo due esami per completare il diploma in corno francese: storia della musica e la prova finale.
Avevo dedicato nove anni della mia vita a questa passione, facendo enormi sacrifici e rinunce, ma sempre guidato dalla creatività e dall’amore per la musica… finché non accadde l’impensabile.
Avevo 17 anni, era il 7 dicembre 2008, quando durante una partita di calcetto amatoriale della domenica venni colpito da due pugni inaspettati al viso, sferrati con l’intento di farmi davvero male mentre io tentavo soltanto di discutere pacificamente. Il tutto per un banale fallo che, tra l’altro, non mi riguardava nemmeno.
Quell’aggressione pose fine al mio sogno di diplomarmi in corno francese al conservatorio e, magari, di trasferirmi all’estero per intraprendere una carriera musicale. In un istante, la vita di un semplice ragazzo appassionato di musica e arte divenne pura sofferenza.
Nei successivi 40 giorni di convalescenza, dopo un intervento chirurgico, persi 15 chili. E, come se non bastasse, nessuno di quelli che consideravo amici venne a trovarmi, né in ospedale né a casa.
A causa dell’incidente, persi parte della sensibilità al labbro inferiore e dovetti rinunciare definitivamente a quella passione che aveva guidato ogni mio sogno.
Quel trauma, ancora oggi, fa sentire forte la sua presenza.
Il trauma fisico aveva generato anche un profondo trauma psicologico (dopotutto, mente e corpo fanno parte dello stesso sistema).
Venendo da una famiglia di ingegneri e tecnici, la sfera umanistica e psicologica era stata finora poco considerata.
A un certo punto, però, un caro cugino mi regalò un estratto PDF di un libro di PNL (Programmazione Neuro-Linguistica), che mi affascinò al punto da spingermi ad acquistare la versione cartacea (quella che vedi a sinistra).
Fu proprio questo testo a innescare la mia rinascita: lo studiavo giorno e notte, e grazie agli esercizi consigliati, iniziai progressivamente a sentirmi meglio.
Io, che mi ero isolato dal mondo, cominciai a risorgere dalle mie macerie, un passo alla volta. Se solo avessi saputo dell’esistenza di un aiuto professionale, come quello di uno psicoterapeuta, probabilmente mi sarei rivolto anche a lui. Nel frattempo, però, acquistai e lessi qualsiasi libro di PNL trovassi, prendendo appunti, sottolineando e mettendo in pratica ogni suggerimento.
Dopo il diploma in Elettronica e Telecomunicazioni, sospinto dalla mia ambizione e dalla ricerca dell’eccellenza, decisi di seguire il percorso che altri avevano in parte delineato per me, iscrivendomi a Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Torino. Ammetto che lasciare la mia amata Siracusa, città di mare, non fu affatto semplice.
Riuscii a superare il primo anno, ma tra le materie opzionali decisi di seguire il corso di Filosofia della Scienza, tenuto dalla straordinaria Franca D’Agostini (in foto).
Fu una vera rivelazione: quello studio mi aprì talmente la mente da spingermi a mettere in discussione tutti i miei precedenti paradigmi (nel frattempo, continuavo a coltivare il mio interesse per la Programmazione Neuro-Linguistica, o PNL).
A quel punto, decisi di voler cambiare indirizzo di studi e iscrivermi a Filosofia. Tuttavia, questa scelta era molto distante da tutto ciò che avevo studiato fino a quel momento. In più, non me la sentii di gravare ulteriormente sulla mia famiglia per mantenermi all’università. Così, all’inizio del secondo anno di Ingegneria, presi la decisione di tornare in Sicilia e iniziare a lavorare.
All’inizio del 2012, dopo aver inviato migliaia di curriculum senza ottenere alcuna risposta, mi sono ritrovato a fare il porta-pizze. Lavoravo dalle 17:30 alle 22:30, con una paga di circa 12,50€ al giorno (che diventavano 15€ nel weekend). Un’esperienza che all’epoca definivano “gavetta” e che oggi qualcuno bollerebbe come “sfruttamento”, ma che io ancora ringrazio, perché mi ha insegnato molto.
Dopo circa cinque mesi, arrivò il mio “upgrade”: iniziai a lavorare in un’agenzia di rappresentanze nel settore Ho.Re.Ca.
All’inizio, volevano affidarmi solo un’area geografica limitata, perché ero considerato “troppo giovane”. Così iniziai dal mio paese: con un catalogo cartaceo di circa mille referenze (per lo più sconosciute), andavo a piedi di locale in locale: ristoranti, pizzerie, bar, panifici, acquisendo in una sola settimana l'acquisizione di tutti i clienti della zona.
Nel giro di dieci giorni, avevo acquisito anche le attività del paese vicino e, di mese in mese, mi spingevo verso la città più grande, accrescendo sempre di più il mio portafoglio clienti.
Nel frattempo, recuperavo anche i crediti insoluti lasciati dal precedente rappresentante, migliorando la reputazione dell’agenzia e guadagnandomi la fiducia di nuovi esercenti.
Nel weekend, inoltre, lavoravo come cameriere.
Anche lì ho iniziato lucidando le posate con l’aceto, fino a diventare caposala in un locale con 300 coperti.
Passo dopo passo, mi sono costruito da zero un bagaglio di competenze e responsabilità che mi ha permesso di crescere professionalmente e personalmente.
Alla fine del 2013, i curriculum che avevo inviato anni prima iniziarono finalmente a dare i loro frutti: ricevetti due proposte da due importanti aziende italiane, Enel ed Eni.
Non potevo credere alla mia fortuna, così partecipai a entrambi i processi di selezione e li superai con successo.
Alla fine, decisi di accettare l’offerta di Enel, iniziando a lavorare come tecnico di sistemi in una centrale elettrica.
La sede si trovava a soli 8 chilometri da casa mia e l’orario di lavoro andava dalle 07:30 alle 15:36. Un sogno, se paragonato alle esperienze precedenti.
Nella foto, puoi vedere i miei straordinari colleghi, con i quali ho condiviso momenti di grande crescita professionale e personale.
Nel frattempo, la mia passione per la musica si trasformò in un amore profondo per il ballo. Tutto ebbe inizio durante una serata di balli caraibici, in cui mi ritrovai a danzare senza saper ballare. Invitai una ragazza a fare una bachata, ma lei mi lasciò in mezzo alla pista dicendomi: “Non sai ballare.”
In quell’istante decisi: “Voglio diventare un ballerino.”
Le persone a me vicine ridevano all’idea, mi prendevano in giro dicendomi che ero un “pezzo di legno” e che non sarei andato da nessuna parte. Tuttavia, con impegno e perseveranza, imparai prima le basi e poi migliorai costantemente, finché incontrai il grande Maestro Pedrito.
Gli dissi che desideravo entrare nella sua compagnia, così frequentai la sua scuola (a 75 km da casa) quattro volte a settimana per un anno.
Alla fine raggiunsi il mio obiettivo: entrai nella compagnia e, in due anni, ebbi l’opportunità di esibirmi come artista in congressi di danza in Francia, Svizzera e Spagna.
Il ballo è vita: unisce musica, ritmo e movimento, smuovendo l’anima nel profondo.
E nel frattempo…
Nel 2008 iniziai a leggere i miei primi libri di Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), ma dopo sette anni di studio e pratica da autodidatta, nel luglio 2015 decisi di fare il passo successivo: iscrivermi al corso Practitioner presso NLP Italy, una scuola leader a livello mondiale nella formazione in PNL e Coaching.
All’inizio non avrei mai immaginato di spingermi tanto oltre. Eppure, spinto da un’irrefrenabile passione per la crescita personale, ho frequentato corsi e percorsi formativi con professionisti di fama internazionale. In aula ho incontrato persone splendide, con alcune delle quali sono ancora in contatto.
Il loro incoraggiamento, unito alla mia determinazione, mi ha permesso di superare ogni ostacolo.
Ho investito tutte le ferie del mio lavoro in Enel, e anche le mie risorse economiche (arrivando a richiedere un prestito importante) per poter seguire l’intero percorso formativo.
All’epoca, la formazione a distanza non era diffusa come oggi, quindi viaggiavo spesso su Milano per partecipare ai corsi in presenza. Rifarei questa scelta altre cento volte, perché quegli studi hanno trasformato per sempre la mia esistenza. A gennaio 2016, la scuola mi propose di entrare a far parte del team di assistenti ai corsi, un passo decisivo verso la mia nuova direzione: aiutare quante più persone possibili a migliorare la propria qualità di vita e il proprio benessere.
A novembre 2016, dopo un periodo di riflessione, scelsi di abbandonare il “lavoro sicuro” in Enel, aprire la mia partita IVA e trasferirmi nei pressi della sede di NLP Italy, in provincia di Bergamo. Fu una scelta coraggiosa, ma sapevo che era il passo necessario per realizzare la mia missione: accompagnare gli altri verso una nuova consapevolezza, offrendo loro gli strumenti di cui hanno bisogno per riscoprire la propria forza interiore.
All’inizio non fu per nulla facile: i risultati tardavano ad arrivare e le critiche fioccavano.
Qualcuno diceva che il mio accento non mi avrebbe permesso di insegnare in Veneto, altri mi davano del “pollo che si crede aquila” o mi consideravano troppo giovane per riuscire a formarmi come Trainer e Coach.
Eppure, la mia vocazione era così forte da farmi superare ogni giudizio o ostacolo.
Ricordo le serate solitarie nel mio bilocale nella bassa Bergamasca, avvolto dalla nebbia, in cui mi sentivo scoraggiato e solo. Ma allo stesso tempo, avevo accanto persone che credevano fortemente in me.
Tra queste c’era la mia amica Erika, che una volta, mentre viaggiavamo in auto per assistere a un corso a Milano, mi disse: “TU RIUSCIRAI A DIVENTARE UN FORMATORE”.
Lavoravo in ufficio dalle 8:00 alle 20:00, arrivavo sempre per primo e andavo via per ultimo.
Nei weekend ero in aula a imparare da chi aveva più esperienza di me, allenandomi costantemente in ciò che amavo.
Poi, a luglio 2018, realizzai un sogno: partii per gli Stati Uniti e mi certificai Trainer in Programmazione Neuro-Linguistica direttamente con chi aveva fondato questa disciplina, che mi aveva cambiato così profondamente la vita.
Era il coronamento di un percorso iniziato dieci anni prima, quando avevo scoperto la PNL e avevo iniziato a praticarla in ogni ambito della mia esistenza.
Lì, in America, mi sentii finalmente a casa: avevo trasformato le parole di chi non credeva in me nella spinta necessaria per arrivare dritto al cuore della mia missione.
Dopo aver conseguito la certificazione come Trainer in PNL negli Stati Uniti, iniziai a tenere numerosi corsi in giro per l’Italia, collaborando con una scuola straordinaria (NLP Italy, oggi Unicomunicazione) e affiancando un team di eccellenza sia dentro che fuori dall’aula.
Un ruolo chiave nella mia crescita lo ebbe il Dott. Alessio Roberti, un vero e proprio “deus ex machina” che mi ha dato moltissime opportunità, permettendomi di realizzare il mio sogno di allora.
Grazie a questa collaborazione, ho avuto il privilegio di formare migliaia di partecipanti nei weekend a Milano, Torino, Vicenza, Verona, Treviso, Padova, Bologna, Firenze e Roma, spostandomi di città in città, e lavorando in settimana direttamente presso le aziende clienti.
Erano ritmi molto intensi, che richiedevano un enorme focus e l’applicazione costante di quanto avevo studiato negli anni.
L’unico modo per eccellere è prepararsi con costanza, dedicandosi sia alla pratica (per fare esperienza) che alla teoria (per costruire solidi paradigmi cognitivi).
In quegli anni ho incontrato tantissime persone che, con le loro storie di trasformazione, difficoltà e successi, mi hanno arricchito sia a livello professionale che umano.
Quando incontri così tante esperienze diverse, vivi tante vite in una sola. Sono profondamente grato a ognuna di loro perché oggi non sarei la persona che sono senza quell’incredibile bagaglio di relazioni e conoscenze.
Animato da un crescente senso di responsabilità e avendo già studiato una mole considerevole di testi, nel 2018 ho scelto di iscrivermi a Psicologia, con l’obiettivo di diventare prima Psicologo e poi Psicoterapeuta.
Questa scelta rappresenta per me un ulteriore passo verso la realizzazione di una vocazione incentrata sull’aiuto e sul benessere delle persone.
Ad inizio 2020, con lo scoppio della pandemia da COVID-19, ho vissuto (come molti professionisti) un momento di svolta radicale.
Il passaggio alla formazione a distanza non è stato solo un cambiamento di mezzo o di “luogo” didattico, ma ha innescato un ripensamento complessivo delle mie priorità professionali e dei miei progetti di vita.
Da un giorno all’altro, le modalità tradizionali di interazione e apprendimento si sono dovute adattare a una realtà fortemente digitalizzata, e questa transizione è diventata l’occasione per riprogrammare i miei obiettivi in ambito accademico.
In quei mesi di pandemia, ho deciso di sfruttare ogni risorsa di tempo ed energia per completare e ampliare la mia formazione. Sentivo l’esigenza di consolidare le basi teoriche e cliniche, oltre a specializzare ulteriormente le mie competenze in ambito psicologico e neuroscientifico.
Ho dunque accelerato il percorso di studio che avevo già intrapreso:
A questi due titoli si sono presto aggiunti:
Con il tempo, mi sono reso conto che per completare il quadro e offrire un supporto ancora più qualificato, era necessario focalizzarsi sulle competenze cliniche e diagnostiche.
Per questo ho scelto di iscrivermi a:
L’idea di unire psicologia clinica, neuroscienze e neuropsicologia rispecchia la volontà di comprendere la persona nella sua interezza, dall’esperienza soggettiva alle basi cerebrali che sottendono il comportamento.
Non ho mai voluto fermarmi al solo contesto accademico. In contemporanea ai miei studi, ho dedicato tempo (e notevoli investimenti) a percorsi non accademici con formatori ed esperti di rilevanza internazionale.
Mi sono avvicinato agli OKR (Objectives and Key Results) grazie a John Doerr, uno dei maggiori venture capitalist della Silicon Valley (ha investito in Google, Amazon, Twitter, ecc.) e principale promotore di questa metodologia, adottata in numerose big corp come Google e Intel.
Dopo aver studiato la sua opera “Measure What Matters”, ho approfondito il metodo direttamente con lui, conseguendo la certificazione in OKR. Quest’esperienza mi ha fornito la visione chiara di come un sistema di obiettivi e risultati chiave possa:
A mio avviso, la forza degli OKR sta nella loro trasparenza e nel coinvolgimento che generano nel team: consentono di trasformare la strategia in un processo di miglioramento continuo, in cui tutti sanno dove si vuole arrivare e come verificare i risultati.
Con la mia certificazione, ho imparato a integrarli nei processi aziendali (e personali) per garantire una crescita costante e orientata alle performance.
Ho sempre considerato la scrittura uno strumento potente per connettere persone, idee e storie.
Per affinare questa passione in ottica professionale, ho deciso di seguire il percorso di certificazione in Copywriting con Ray Edwards, uno dei massimi esperti a livello internazionale. Autore di best seller come “How to Write Copy That Sells”, Ray Edwards è noto per aver formato e affiancato migliaia di imprenditori e professionisti nella creazione di contenuti persuasivi e strategie di marketing ad alto impatto.
Cosa ho imparato
La certificazione in Copywriting ottenuta con Ray Edwards rappresenta un punto di svolta nella mia carriera in quanto con lui sono riuscito ad affinare le mie capacità sulla mia comunicazione scritta e non solo.
La scoperta dell’Intelligenza Emotiva ha trasformato il mio approccio ai rapporti interpersonali e alle sfide professionali. Tra i maggiori esperti in questo ambito spicca Joshua Freedman, CEO di Six Seconds, celebre per aver reso accessibili e misurabili le competenze emotive grazie a un metodo che fonde rigore scientifico e attenzione umana.
Per acquisire strumenti concreti e trasmettere questi princìpi in azienda, ho seguito la formazione con Six Seconds, ottenendo le certificazioni di EQ Facilitator, Vital Signs Consultant e Brain Profiler. Questo percorso mi ha permesso di integrare la gestione delle emozioni nei processi di leadership e sviluppo del potenziale umano. Riconoscere e potenziare l’“intelligenza del cuore” non significa, infatti, limitarsi ad alcune tecniche di comunicazione, ma adottare una mentalità che valorizza la collaborazione, la motivazione e la resilienza.
Grazie all’approccio di Freedman, ora applico un modello che promuove team coesi e individui più consapevoli: una vera leva strategica per chi vuole crescere in modo sostenibile, in contesti lavorativi sempre più complessi e competitivi.
Uno degli incontri più incisivi nel mio percorso professionale è stato con BJ Fogg, docente presso la Stanford University e considerato uno dei massimi esperti mondiali nel campo del “behavior design”.
Fogg è noto per il Fogg Behavior Model, una teoria che spiega come le abitudini si creino e si consolidino attraverso tre elementi fondamentali: motivazione, abilità e innesco. Le sue ricerche hanno influenzato molte aziende di spicco della Silicon Valley, incoraggiandole a progettare prodotti e servizi che favoriscano comportamenti virtuosi e sostenibili.
Spinto dall’interesse per la creazione di abitudini positive in contesti lavorativi e personali, ho seguito un percorso di formazione diretto con BJ Fogg, ottenendo la certificazione come Behavioral Designer Consultant.
Questo traguardo mi ha fornito metodologie di analisi e progettazione dei comportamenti, utili per:
Grazie a BJ Fogg, ho compreso che il vero motore del cambiamento non risiede in soluzioni complesse, ma nel saper disegnare piccoli passi alla portata di tutti, costruendo il contesto giusto per farli accadere.
In questo modo, combinare motivazione, abilità e innesco diventa il segreto per migliorare le performance, la collaborazione e la soddisfazione delle persone coinvolte nei progetti.
Lavoro in contesti aziendali come HR trainer e consulente, integrando neuromarketing, scienze comportamentali e coaching per sviluppare competenze e favorire una cultura organizzativa orientata alla crescita.
Formazione
Consulenza
Il mio obiettivo è creare contesti in cui le persone possano esprimere il proprio potenziale, sostenute da processi di cambiamento strutturati e strategici.
Nel mio ruolo di docente, guido un percorso basato su 5 Human Skills (direzionali, relazionali, emotive, cognitive e comportamentali).
Utilizziamo OKR per dare chiarezza agli obiettivi, il Linguaggio Intelligente per potenziare le relazioni, l’Intelligenza Emotiva per gestire le emozioni, il Mindset di Crescita per superare la paura di sbagliare e la Rivoluzione a Piccoli Passi per consolidare nuove abitudini.
L’obiettivo è tradurre concetti e strategie in azioni concrete, creando un cambiamento reale e duraturo..
Nel mio studio privato offro percorsi di Psicoterapia e Ipnoterapia mirati a superare difficoltà personali (ansia, depressione, DOC, stress, problematiche relazionali) e a promuovere un equilibrio duraturo tra pensieri, emozioni e comportamenti.
Approccio Integrato
Benefici Attesi
L’obiettivo è accompagnare ogni persona verso un benessere reale, sfruttando risorse interiori spesso inesplorate e costruendo un cambiamento solido e sostenibile.
All'interno dello Human Research Lab che integra neuroscienze, psicologia e linguistica per approfondire le relazioni tra mente, cervello e linguaggio, apporto il mio contributo in termini di conoscenze e competenze.
Sviluppiamo modelli e strumenti d’avanguardia, finalizzati a migliorare il benessere individuale, la qualità della vita e le performance organizzative, basandoci su rigorose evidenze scientifiche.
Grazie a metodologie validate, forniamo soluzioni mirate e potenziamo competenze in diversi contesti operativi, promuovendo un approccio multidisciplinare e orientato all’innovazione.
Quello che vedi a destra è il mio primo libro, a breve usciranno altri libri per poter divulgare a quante più persone possibili: metodi, strategie, tecniche e pensieri per poter migliorare la propria qualità di vita.
Perché da nuovi apprendimenti derivano nuove azioni e nuovi risultati!
Inoltre, sui miei profili social pubblico quotidianamente contenuti testuali e video, per condividere con te scoperte, intuizioni ed idee utili a portarti una boccata di ossigeno e di rigenerazione in questo mondo sempre più complesso.
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